06/05/2014

Antonio ZUCCA e il sottoscritto ci siamo presentati al Foro Italico lunedì alle 15:.30 per il Sign-in, gli uffici della direzione di gara si trovano all’interno del Centrale, luogo sacro e frequentabile solo dai grandi campioni, noi con emozione abbiamo espletato le formalità di rito (sign-in, accomodation, prenotazione campo di allenamento).

Quindi dopo un giretto abbiamo visto che il Foro era un cantiere in pieno sviluppo con un centinaio di operai al lavoro, quasi tutti i campi non erano ancora praticabili, nonostante ciò alle 16:00 ci siamo presentati in campo per il primo allenamento sul campo n° 2 appena sistemato dai suddetti operai insieme ad un altro qualificato Francesco BESSIRE. Sembrava di stare nel deserto ed ogni tanto una folata di vento faceva volare nuvole di terra rossa appena sparse sul campo.

Antonio comunque sia, ha trovato subito un buon ritmo nel palleggio ed una buona profondità di palla, un oretta di lavoro con una buona intensità provando più o meno tutti colpi e giocando alla fine un tie-break, alle 17:00 abbiamo lasciato il nostro campo alla Nazionale Alice MATTEUCCI (fresca di convocazione in FED CUP).

Quindi l’attesa spasmodica per l’uscita del tabellone e per l’orario di gioco. Alle 18:00 ancora non si sapeva nulla, quindi decidiamo di andare a prendere possesso della nostra camera di albergo a noi riservata anche perchè fuori dal Foro il clima si stava surriscaldando per la partita di calcio tra Lazio e Verona. Intorno alle 19:30 veniamo avvisati tramite sms che il sorteggio ci aveva abbinato al colombiano Oscar RODRIGUEZ SANCHEZ  trentenne (classifica 2.2 e attualmente 1500 al mondo ma con best ranking di 727) mia vecchia conoscenza poichè Oscar era venuto da noi a Porto Torres a giocare il Futures negli scorsi anni e si era fatto notare per una specie di “scatoletta archibugio” con cui si incordava la racchetta. L’orario di gioco era a seguire del match delle 10.00.

Sorteggio non facile ma neanche impossibile, di Oscar sapevamo che giocava un tennis molto arrottato, che aveva un dritto solido e tendeva a evitare di fare il rovescio spostandosi molto con lo sventaglio, servizio normale di solito in kick, il classico terraiolo maratoneta e per di più esperto. Passiamo una bella serata a cena in compagnia dei genitori di Antonio (casualmente in vacanza a Roma), quindi via in albergo per una sana dormita.

Al mattino sveglia alle 8:00 e giù a fare colazione dove troviamo Karin KNAPP e il suo Coach Francesco PICCARI (altra mia vecchia conoscenza  relativa ai Futures di Porto Torres) con cui scambiamo due chiacchere, quindi Antonio fa un bel carico di carboidrati (fette biscottate con marmellata, succo di frutta, panino col prosciutto e caffè).

Alle 9:15 siamo fuori dall’albergo a prendere l’autobus che ci porterà nei pressi del Foro Italico. Alle 10:00 siamo al Foro, ci sistemiamo sulle tribune del campo 4 poichè sono all’ombra e seguiamo distrattamente il match di Jacopo MARCHEGIANI (conosciuto nel 2005 nello spareggio per andare in B nella trasferta di Alessandria) opposto a Luca PIOLANTI e teniamo d’occhio il campo dove entreremo noi (il n° 3) dove si affrontano la colombiana Lizarazo e l’italiana Di Sarra. Nel frattempo io mi faccio un giro negli altri campi e seguo l’allenamento della promettente Camilla ROSATELLO (classe 1995) allenata dal mio compagno di corso alla Scuola Maestri Dennis FINO.

Il match della Lizarazo e la Di Sarra si allunga si và al terzo, Antonio ancora non ha iniziato il riscaldamento, come preparazione al match lui preferisce non giocare ma fare solo un riscaldamento fisico di circa una ventina di minuti che inizia quando Di Sarra e Lizarazo sono 2-2 al terzo. Appena finito il riscaldamento siamo agli sgoccioli della partita femminile, Antonio viene chiamato dall’arbitro, poichè la prassi (non lo sapevamo) vuole che l’arbitro e i giocatori partano dal Player Desk situato sotto il Centrale per attraversare il cosidetto tunnel dei campioni tappezzato di immagini tutti coloro che hanno trionfato al foro che collega con una serie di tunnel sotterranei tutti i campi a partire dal Centrale, passando per il Pietrangeli fino ad arrivare ai campi di gioco delle pre-quali che sono quelli dopo il ristorante.

Quando Antonio sbuca dal tunnel insieme all’arbitro a al suo avversario sono le 12:30, incrociamo i nostri sguardi e vedo che è carico e allo stesso tempo emozionato (e chi non lo sarebbe), inizia il warm-up. La tribuna incomincia a riempirsi, infatti il giocatore colombiano è molto seguito a Roma poichè insegna in una scuola tennis, capisco subito che nessuno applaudirà Antonio tranne me. Antonio parte al servizio esordiamo con un doppio fallo, si capisce che è teso, il primo game va via veloce e prendiamo il break, il secondo game un pò più lottato ma Oscar riesce a tenere il servizio, ma Antonio capisce che si può breakkare. Siamo 2-0 sotto ora però Antonio pare che si sia levato di dosso la tensione e il suo servizio e il dritto incominciano a fare danni, andiamo 2-1 sotto.

Sul servizio di Oscar, Antonio, riesce ad imporre il suo ritmo e con degli sventagli di dritto devastanti riesce a fare il contro-break, siamo 2-2 e siamo in partita e serviamo noi. Un altra serie di servizi vincenti e chiudiamo il game a nostro favore con un ace di seconda, siamo per la prima volta in vantaggio 3-2 sopra. Antonio in questo game parte bene riesce a comandare subito con il dritto e con una serie di vincenti spettacolari, a cui il pubblico (di parte) non dedica neanche un tiepido applauso, si porta 15-40, il colombiano sembra frastornato, serve un bel kick sul rovescio di Antonio che risponde un pò corto e pertanto incomincia uno scambio in difesa con l’arrottino che lo fa pedalare a destra e sinistra e all’improvviso lo chiama a rete con una palla corta che Antonio riesce a raggiungere e a sistemare quasi con la mano nell’ultimo centimetro di campo dove il colombiano arriva in difficoltà e tira un frullone mezzo steccato tutto storto che va a pizziccare la riga di fondocampo dove Antonio nonostante una gran rincorsa e una scivolata kilometrica conclusa sul telone di fondo non riesce a raggiungere la palla; 30-40 abbiamo ancora una palla break da sfruttare, il colombiano serve ancora il kick sul rovescio ma Antonio stavolta riesce a rispondere più lungo e incomincia a comandare lo scambio, ad un certo punto decide di optare per un drop shot (ben eseguito) il colombiano ci arriva in scivolata e rigioca profondo, Antonio quindi opta per un pallonetto vincente ben eseguito nei pressi della riga di fondo, l’arbitro chiama la palla buona ma Oscar chiede la verifica del segno, destino vuole che la palla è fuori di un niente, ci gira male!!! Sul 40 pari Oscar con ancora due punti molto intensi riesce a vincere il game, 3-3.

Antonio al servizio, parte di nuovo forte con ace e vincenti di dritto e si porta sul 40-15, da destra batte una gran prima che Oscar respinge malamente di stecca e fortuna sua vuole che atterri su mezza riga impedendo ad Antonio di aggredirlo, scambio lungo vinto dal colombiano, 40-30; da sinistra Antonio batte forte centrale sulla T palla imprendibile e buona il colombiano di marmo e impietrito, ma che succede??? una pallina è arrivata dall’altro campo mentre la palla toccava terra e l’arbitro fa ripetere il punto… incredibile!!! Antonio si innervosisce e commette un doppio fallo, 40-40; quindi una serie di vantaggi dove il colombiano continua a trovare delle risposte molto fortunose e sopratutto profonde; perdiamo il game e si và 4-3 sotto. Ci gira malissimo.

Il colombiano tenta di far breccia nel rovescio di Antonio servendo dei kick molto carichi, Antonio risponde spesso corto in back e non riesce a prendere il comando del gioco; 5-3 Oscar. Antonio serve per rimanere nel set si porta ancora una volta 40-15 ma ora il colombiano è in fiducia e riesce a ribaltare la situazione trovando delle ottime risposta profonde e si aggiudica il primo set 6-3. Il secondo set è praticamente sulla falsariga del primo, il punto chiave è stato sul 3-2 per il colombiano e servizio Antonio, ancora avanti 40-15 e ancora game perso un pò per sfortuna ed un pò per la bravura dell’avversario, 4-2 sotto. Il game successivo va via veloce 5-2 Oscar. Antonio al servizio ha l’ultimo motto di orgoglio e fa suo il game 5-3. Il game finale è tutto appannaggio del colombiano che si aggiudica la partita per 63 63 in un ora e mezza.

Ero da tantissimo tempo che non vedevo giocare Antonio in una partita ufficiale, lo trovato molto migliorato sia dal punto di vista tecnico che mentale, ha  a disposizione un servizio e un dritto nettamente superiore a quelli che hanno giocato il primo turno delle pre-quali, è un pò indietro con il rovescio, e se riuscirà ( e sono convinto che ce la farà) ad aumentare la solidità e la consistenza del rovescio avrà grossi margini di miglioramento e potrà levarsi grandi soddisfazioni. Penso che questa del Foro Italico sia stata per me e per lui una bellissima esperienza che ci darà un ulteriore carica per continuare le nostre carriere professionali nel mondo del Tennis.

Ringrazio Antonio per avermi dato la possibilità di vivere questo Sogno!!!

Il Maestro

Paolo Pani